venerdì 7 gennaio 2011

Grazie Fede

Il “Serafino Riva”, piccola grande scuola
Negli Stati Uniti è molto diffuso il motto “big is better”, che esalta la quantità, la dimensione e l’estensione rispetto alla qualità. Automobili enormi, abitazioni enormi, autostrade enormi e bistecche extralarge fanno parte dell’immaginario comune americano. Ma, distogliendo lo sguardo da freeways e barbecue, questa esaltazione delle dimensioni può essere applicata alle scuole italiane? Nella mia esperienza di studentessa liceale ho avuto modo di sperimentare in prima persona la differenza tra un Istituto scolastico di grandi dimensioni e uno molto più piccolo. Lungi dal generalizzare ed elevare la mia opinione a verità, devo ammettere che “less is more”, il meno vale di più. Un complesso molto vasto dovrebbe offrire più spazi, più risorse, più opportunità. In realtà, io ho trovato dispersività, poca attenzione alle esigenze degli studenti, carenza di spazi (un anno senza aula, facendo lezione in laboratorio, non è proprio confortevole), disorganizzazione. “Abbi pazienza, stanno ampliando il polo scolastico, si stanno organizzando per accogliere i numerosi iscritti” mi sentivo ripetere. Poi la pazienza è finita, forse per insofferenza mia, forse per inadeguatezza loro. Così, un po’ per caso un po’ per fortuna, giusto sotto il mio naso ho scoperto un tesoro.
A Sarnico, sulle rive del lago Sebino, sorge un Istituto scolastico, il “Serafino Riva”, che non spicca certo per estensione e numero di iscritti, ma che sa farsi notare quando si tratta di iniziative, progetti ed eccellenze. In realtà già sapevo della sua esistenza ma, ingenuamente, avevo dato retta a certe dicerie che miravano a screditarne il valore. “E’ una scuoletta da quattro soldi, non ci sono i docenti, promuovono tutti per non perdere iscritti” sono solo alcune delle voci che aleggiavano attorno a questo Istituto. Però, esasperata dalla precedente esperienza, ho pensato di fare un tentativo, rivelatosi poi una grande idea. Ben presto, infatti, ho scoperto una realtà fatta di poche persone che danno tanto, pochi spazi pieni di creatività, ingegno e ambizione, palestre non certo olimpioniche in cui corrono piccoli grandi campioni. In un ambiente contenuto, il contributo del singolo è fondamentale. Non puoi nasconderti nella massa, le tue azioni, positive o negative che siano, si ripercuotono direttamente sulla vita di tutti. Al Serafino Riva si ha l’opportunità di partecipare in prima persona alla vita scolastica, al miglioramento dei servizi, alla creazione di iniziative. Nonostante la limitatezza di risorse, sia economiche che umane, questo Istituto ha partecipato e parteciperà a concorsi e iniziative a livello nazionale, mostrandosi in grado di competere, e anche superare, Istituti più grandi e attrezzati. Un esempio su tutti è quello del “Times Riva School”, il giornalino scolastico, che ha ottenuto, in pochi anni di attività, moltissimi riconoscimenti tra i quali anche la targa d’argento del Presidente della Repubblica. Possiamo poi citare i vari progetti legati all’Avis locale, che ogni anno vengono accolti con entusiasmo da molti giovani della scuola o lo sportello di volontariato Mente e Cuore, impegnato sui delicati fronti del sociale. I ragazzi più sportivi hanno l’opportunità di partecipare a tornei e competizioni a livello provinciale e ragionale, dimostrandosi vincenti. Inoltre il Comune di Sarnico appoggia anche interessanti corsi di vela, sci nautico e canoa, per conciliare formazione, sport e natura.
Sarebbe impossibile citare tutte le opportunità di cui tutti i ragazzi dell’istituto possono usufruire, ciò che conta è sottolineare come questa piccola scuola sappia essere grande dal punto di vista formativo, in quanto offre numerose attività stimolanti per la mente e per il corpo. Il vero stimolo, e questo lo sa chi ci vive(mi piace considerarla come una scuola di vita), è l’atmosfera che si respira tra i corridoi, le aule e gli atri; una sensazione di familiarità che interessa anche gli ultimi arrivati, creando un clima veramente fertile e adatto alla formazione di adolescenti. Il livello della didattica è, sempre riferendomi alla mia esperienza, alto, in quanto, in tre anni di frequenza, ho avuto modo di ricevere quella che considero un’”istruzione coi fiocchi”, sicuramente utile all’ingresso in università.
Proprio questo passaggio all’università, che di recente ho sperimentato, si è rivelato abbastanza traumatico, e questa è forse l’unica controindicazione del Serafino Riva: non si vorrebbe mai andare via.
Perciò, oltre a ricordare con grande affetto e riconoscimento tutti coloro che, in piccola o grande parte, hanno rappresentato il “Serafino Riva” con dedizione e impegno, vorrei lanciare un appello ai ragazzi. Quest’anno, purtroppo, non è partita la classe prima del liceo scientifico, in quanto non si è raggiunto il numero minimo di iscritti. Questo fatto è molto triste, perché rappresenta una sconfitta per chi crede nel valore di questa scuola. Tra la cause di questa penuria vedo sicuramente la disinformazione e il riemergere di certe “dicerie” che fanno male a tutti, poiché negano la possibilità di una scelta equa e ragionata. Ogni scuola ha i suoi difetti, anche il Serafino Riva non è certo perfetto, ma credo che una concorrenza leale sarebbe auspicabile, in barba ai boicottaggi e alle malelingue.
Questa è solo la mia modestissima opinione, ma se è possibile fare anche solo una piccola cosa per chi ha fatto tanto per me, spero funzioni!
Federica Silini

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